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Le mie esperienze lavorative in Inghilterra

Dal mio arrivo in Inghilterra, nel lontano 2015, ho avuto molteplici esperienze lavorative, vi racconterò in questo articolo tutte le esperienze ottenute finora.

Introduzione alle esperienze lavorative

Come detto nell’articolo precedente “Avventure in Inghilterra”, mi sono trasferito in Inghilterra la prima volta nel 2015. Appena arrivato, avevo gia il mio primo lavoro, avendo solo 20 anni, ed essendo uscito qualche mese prima dalle Superiori, per me era una cosa magica.

Tipiche case inglesi

Support Carer

Lavorai inizialmente insieme a mia cugina come Support Carer a Lincoln, ovvero assistendo anziani e persone con disabilità nelle loro mansioni quotidiane. Il lavoro consisteva di andare a casa di queste persone per aiutarle ad alzarsi dal letto, prepararle la colazione, pranzo o cena e molte altre cose. Di norma, rimanevamo nelle loro case per mezz’ora circa, con alcuni pazienti anche 1 ora. Insieme a mia cugina passavamo intere giornate fuori, perché alcuni pazienti sceglievano soltanto determinati momenti della giornata, causando spazi di ore tra una persona ed un’altra. Finivamo sempre intorno alle 9 di sera di lavorare e tornavamo nella nostra città per prepararci per il giorno seguente. Mio padre ci faceva trovare qualcosa da mangiare per la sera, e prima di andare a dormire, avevo tempo anche per chiamare mia madre che si trovava in Italia.

La paga non era molto buona, perché le ore di attesa non erano pagate e quindi si passavano intere giornate per pochi spiccioli a fine mese. Complice anche la malinconia di casa, decisi insieme a mio padre di tornare in Italia nel giugno 2015. Mi dispiacque parecchio lasciare mia cugina, avevo creato con lei un bel rapporto di fratellanza, durante questi pochi mesi. Mi dava alcune dritte e consigli su tutto e la considero tuttora come una sorella.

Il ritorno nel 2016 e alcune brevi esperienze lavorative

A maggio del 2016, mia cugina mi convinse di nuovo a tornare a lavorare in Inghilterra. Ebbi un paio di brevi esperienze lavorative, finite perché erano lavori piu che altro part-time.
Lavorai per una settimana in un negozio di alimentari di un Bengalese, dopodiché dopo aver conosciuto un gruppo di italiani, ebbi l’opportunità di lavorare in un ristorante italiano.

Non avevo mai fatto il cameriere, e con la lingua ancora non ero abbastanza bravo. Per fortuna, comunque, le pietanze erano scritte in italiano, quindi era molto piu semplice capire cosa i clienti chiedessero. Nel frattempo, continuavo la mia ricerca lavorativa per trovare qualcosa di più stabile, in quanto il ristorante non faceva grandi affari. La parte bella venne qualche giorno dopo, l’aiuto cuoco lasciò il ristorante per un altro lavoro e misero me dietro in cucina a sostituirlo. Zero esperienze, però essendo italiano la cucina ce l’ho nel sangue e riuscii a cavarmela. Anche grazie al tempo passato in cucina con mia madre e mia nonna. 🙂

esperienze lavorative
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Branston

Sapevo già che il lavoro al ristorante sarebbe durato poco, perché arrivavano pochi clienti e lavoravo principalmente il venerdi e sabato. Così andai in un’agenzia interinale, la Staffline per cercare qualcosa di più stabile. Mi proposero di lavorare in una fabbrica che commerciava patate, i giorni di lavoro e di riposo potevo sceglierli io. L’idea mi entusiasmava, ero “padrone” di me stesso. Iniziai a lavorare dopo una settimana, per via di alcune pratiche burocratiche da sbrigare. Il lavoro tutto sommato era piuttosto duro, lontano anni luce dal camieriere o aiuto cuoco. Dopo 5 mesi, decisi di prendere il contratto direttamente con la fabbrica, cosi mi garantiva una quantità di turni definita e magari un ruolo più alto col tempo. Eh si, i lavoratori dell’agenzia non potevano ambire a qualche sorta di ruolo alto, perché erano pur sempre provenienti da un’agenzia.

Iniziai come lavoratore di linea, ma ci misi poco a guadagnare un ruolo leggermente migliore. Passai da operaio a responsabile delle linee ed infine a Team Leader provvisorio. Provvisorio perché il ruolo era già occupato, ma in caso di vacanza, malattia o altro, io diventavo responsabile.

Nel 2017 ebbi un infortunio alla mano e lasciai momentaneamente il lavoro per circa 4 mesi. Tornai nel 2018 e le cose erano cambiate. I ruoli erano cambiati, quindi dovetti iniziare tutto da capo. Mi offrirono una formazione personale per diventare Quality Assurance, ovvero responsabile qualità. Ruolo molto importante per la fabbrica. Le mansioni principali erano molte, controllo della temperatura, rilascio positivo dei prodotti, monitoraggio degli ingredienti, ecc. Questo ruolo si basava principalmente in immisione dati nell’ufficio, anche se la maggior parte del tempo, alla fine, la passavo in reparto.

A malincuore, purtroppo nel novembre 2021 lasciai la fabbrica dopo 5 anni passati. La prima delle mie esperienze lavorative che mi ha segnato molto si era conclusa. Ho conosciuto molte persone importanti per me, con cui sono ancora in contatto. Ero pronto ad un nuovo capitolo della mia vita.

Ryvita

Gennaio 2022, dopo una pausa, per Natale, mi candidai tramite la piattaforma Indeed ed ebbi successo al colloquio. Stesso ruolo, stesse mansioni, le uniche differenze erano la paga e la temperatura. Giusto, mi sono dimenticato! A Branston la temperatura interna oscillava tra i 5 e 10 gradi centrigradi, qui invece fa sempre caldo con all’incirca 25-30 gradi. Insomma da un polo all’altro! 🙂
Attualmente mi trovo in questa fabbrica, ma sto progettando di cambiare ambiente e quasi sicuramente città. Perché come dice il detto “Il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è”.

Conclusione

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